Sappiamo bene che fine fanno alcuni cani da caccia quando non fanno il loro “dovere”, quando sono vecchi oppure quando non hanno quell’istinto che serve ai cacciatori…lo sappiamo da sempre. Spariscono nel nulla.
Stavolta però il piano non ha funzionato e il destino ha voluto che una persona, una fotografa naturalista, si sia avventurata in un luogo impervio, in un luogo in cui è davvero difficile arrivare…e così lo ha visto. Ha visto zampe sbucare da sotto un ammasso di sassi…. ha pensato così di avvisare la Presidente di Enpa Thiene Schio.
E così i volontari si sono avventurati in quel luogo impervio alla ricerca del cane. La ricerca è durata ore sotto la pioggia di quella domenica pomeriggio, ma alla fine lo hanno trovato. Hanno trovato ATHOS, un bellissimo esemplare di Bracco italiano. Hanno spostato quelle pietre enormi che lo nascondevano. E così la scoperta. Athos era stato barbaramente ucciso, a sangue freddo, con un colpo di arma da fuoco in testa. Chiaramente visibile il foro del proiettile,chiaramente visibile il rigolo di sangue.
Nessuno può aver trasportato un cadavere lì, troppo impervia la scarpata in cui stava, troppo pesante il cadavere di un esemplare del genere……subito immaginiamo la scena…..il proprietario che porta il cane in passeggiata, lui felice….una uscita imprevista…”dove andiamo?” “che bello, una passeggiata in un momento non di caccia?” “giochiamo?” Lui, fiducioso, fedele, come solo i cani sanno essere, i cani da caccia in particolare…..e poi, a tradimento, a sangue freddo…..lo sparo in testa…..sarà andata così?
Succede a CALTRANO, il cane appartiene ad un cacciatore di Caltrano. Non può essere un caso. A quel punto decidiamo di affidare le indagini del caso alle GUARDIE ZOOFILE DI ENPA. In attesa di sapere l’esito delle loro indagini ci chiediamo come si possa stare tranquilli ad avere un vicino di casa capace di questo. Un vicino di casa che magari si nasconde dietro la maschera di uno di quei cacciatori difensori della natura, e poi la difende così.
Riteniamo una persona capace di un gesto del genere sia socialmente pericolosa. Chi ammazza un essere indifeso in questo modo non dovrebbe avere ARMI in casa. C’è davvero da preoccuparsi, ci chiediamo di cosa altro può essere capace. Ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso. Che questa persona paghi duramente quello che ha fatto. Noi vogliamo giustizia per ATHOS e per tutti i cani da caccia trucidati.
La caccia è anche questo. Lo sappiamo, lo sappiamo da sempre.